Il 2023 è l’ultimo anno di attuazione del Pon Gov Cronicità, che si concluderà a settembre 2023. Quali eredità lascia? E quali prospettive per le attività avviate?
A queste domande ha risposto su Quotidiano Sanità Stefano Lorusso, DG Programmazione Sanitaria del Ministero della Salute.
Il Direttore Lorusso ha illustrato gli aspetti rilevanti del progetto per l’innovazione dei processi organizzativi del Sistema Sanitario Nazionale, indicando – a partire dal contesto programmatico di partenza - le direttrici future per la gestione della cronicità.
Il progetto nasce in un contesto programmatico caratterizzato dal Piano nazionale Cronicità, dal Patto per la sanità digitale e dal Programma nazionale Equità nella salute, che afferisce alle politiche di coesione 2021-2027 e può essere considerato precursore del DM 77 che introduce regolamenti, standard qualitativi e tecnologici per l’assistenza sanitaria territoriale.
Come illustrato nell’intervista, grazie alla comunità di pratica attivata nel corso del progetto e all’Osservatorio Cronicità, il PON GOV Cronicità ha consentito di individuare e diffondere i modelli organizzativi innovativi per il SSN e li ha sistematizzati nel manuale operativo, come guida per le realtà sanitarie locali.
In vista dei prossimi anni, Lorusso ha evidenziato che il progetto è destinato a incidere nel futuro: grazie ai dati acquisiti, alle conoscenze diffuse e ai modelli sperimentati nel Pon Gov Cronicità sarà possibile aggiornare il Piano Nazionale Cronicità su tre direttrici chiave: prossimità, integrazione e trasformazione digitale.
- la prossimità, come valorizzazione del ruolo dei medici di medicina generale e dei servizi territoriali a partire dalla casa come primo luogo di cura;
- l’integrazione, declinata su tre livelli: rapporto ospedale-territorio, integrazione sociosanitaria, integrazione ambientale, intesa come visione One Health;
- la trasformazione digitale, promossa grazie alle risorse del PNRR che consentirà, tra le altre iniziative, di mettere in connessione le piattaforme regionali e di abilitare e attivare servizi di tele-assistenza, tele-consulto, tele-visita e tele-monitoraggio con particolare riferimento ai pazienti cronici.
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