La metodologia definita e applicata nell’ambito della linea di intervento 3 per la valutazione delle pratiche attuate dai territori e identificate dal PON GOV Cronicità è stata strutturata secondo i seguenti criteri/dimensioni:
1. Progettazione della pratica: la coerenza degli obiettivi della pratica con i nuovi modelli e standard per lo sviluppo dell’assistenza territoriale definiti dal DM77/2022 che perseguono la multi-professionalità, l’integrazione ospedale-territorio e i diversi setting di cura territoriale, inclusi i servizi di assistenza sociale, l’utilizzo dell’ICT per l’erogazione dei servizi e i caratteri di innovazione nei modelli organizzativi, approcci o servizi.
2. Empowerment del paziente/caregiver: la capacità della pratica di promuovere attivamente l'empowerment della popolazione target in termini di miglioramento/acquisizione delle giuste competenze, conoscenze e comportamenti, attraverso mezzi appropriati e innovativi e tenendo in considerazione le esigenze di tutti gli stakeholder coinvolti (pazienti, caregiver, professionisti sanitari, decisori politici, ecc.).
3. Indicatori di monitoraggio della pratica: la presenza di un sistema di valutazione coerente agli obiettivi e agli scopi dichiarati che riporti risultati significativi, con un numero articolato di indicatori di efficienza, efficacia ed esito che consentono di misurare l’impatto e il contributo della pratica sulla popolazione beneficiaria.
4. Formazione operatori: la previsione di percorsi formativi agli operatori per favorire la conoscenza e la pratica sull’empowerment della popolazione target, sull’uso delle tecnologie di connected care e sull’integrazione dei percorsi di cura e l’appropriatezza clinica, di setting di cura e prescrittiva.
5. Considerazioni etiche: il rispetto dei diritti della popolazione target di essere informata, di decidere della propria cura, partecipazione, e delle questioni relative alla riservatezza e la garanzia di trasferibilità senza creare conflitti di interesse.
6. Governance, servizi di sanità digitale e ICT: la capacità della pratica di:
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- includere elementi organizzativi, individuando le azioni necessarie per superare barriere legali, gestionali, finanziarie, tecnologiche o di competenze. La pratica è sostenuta da un ventaglio ampio, adeguato e sicuro di tecnologie informatiche e di comunicazione (es. sistemi di cartelle cliniche, software per l’implementazione di screening, social media, ecc.);
- favorire una visione altamente integrata da parte del paziente e di chi eroga l’assistenza sulla gestione del paziente in tutte le fasi del PAI anche con l’ausilio di strumenti di sanità digitale;
- definire e favorire una politica per assicurare l’accettabilità delle tecnologie informatiche tra gli utenti (professionisti e popolazione target) per consentire il loro coinvolgimento nel processo di cambiamento.
7. Interazione con i sistemi ordinari: livello di integrazione e interazione della pratica con il normale sistema sanitario, di cura e/o con altri sistemi pertinenti; capacità della pratica di migliorare e sostenere pienamente la capacità della popolazione target di interagire efficacemente con i sistemi correnti.
8. Sostenibilità e scalabilità: la definizione della strategia per la sostenibilità inclusi gli aspetti rilevanti del contesto e la gestione degli impatti negativi/esternalità negative della pratica; le principali caratteristiche di trasferibilità in altri contesti regionali, l’identificazione delle barriere alla trasferibilità e le misure per affrontarle; il livello di estensione e trasferimento della pratica in altri contesti.
Sulla base di questa metodologia sono state individuate nuove buone pratiche che saranno presentate e divulgate con nuovi approfondimenti nella sezione esperienze del sito.