L’Università degli Studi di Milano in collaborazione con l’ATS (Agenzia di Tutela della salute) Città Metropolitana di Milano e dell’azienda sanitaria l’ASST Fatebenefratelli-Sacco, oltre a partner di ricerca industriale, ha messo a punto durante l’emergenza Covid-19, un servizio basato su una piattaforma informatica creata "ad hoc”.
Tale sinergia ha prodotto due servizi:
• il servizio Centro Operativo Dimessi COVID-19 (COD-19), servizio di telemedicina finalizzato al monitoraggio attivo dei pazienti affetti da Coronavirus a domicilio per 14 giorni dalla comparsa dei sintomi o dopo la dimissione dai reparti ospedalieri;
• il servizio di Cure Ospedaliere Domiciliari (COD-20), servizio di telemedicina finalizzato a consentire la fruizione di viste specialistiche in telemedicina per pazienti a domicilio.
Nello specifico COD-19 è un servizio di sorveglianza attiva domiciliare che prevede il monitoraggio di condizioni cliniche critiche, la ricognizione di problematiche socio-sanitarie e l’erogazione di servizi clinici necessari in telemedicina. Durante la sorveglianza attiva al paziente è garantito, quando necessario, supporto psicologico e il riferimento ai Servizi Sociali del Comune di domicilio.
COD-20, invece, è un servizio di video consulto paziente specialista che consente di eseguire una valutazione delle condizioni cliniche e l’eventuale necessità di visita, definendo la priorità di accesso alle visite specialistiche ambulatoriali in presenza oppure gestibili con il nuovo modello di video consulto. Tale servizio si è reso subito necessario nel corso del monitoraggio COD-19 a seguito della rilevazione di comorbilità nei pazienti monitorati, ma rappresenta anche un’importante opportunità gestionale durante la graduale attenuazione del lockdown in Italia. Il servizio COD-20 prevede una automazione e semplificazione del processo di prenotazione visita, che avviene tramite integrazione col Centro Unico Prenotazioni (CUP) regionale.
Tali modelli di intervento, oltre ad essere cruciali nella gestione della situazione emergenziale dovuta a COVID-19, rappresentano un modello di intervento clinico a distanza anche per future emergenze.