Le attività di ricerca promosse dalla linea di intervento 3 sono svolte da tutti gli attori del progetto con gli obiettivi, tra gli altri, di:
- fare emergere ulteriori buone pratiche, in continuità e a rafforzamento del lavoro svolto nelle linee precedenti (linea 1 e linea 2);
- definire ulteriori modelli replicabili;
- rafforzare le competenze delle regioni, anche per implementare piani d’azione e d’investimento strutturaliper la gestione della cronicità.
La digitalizzazione dei servizi sanitari, diventata ancora più prioritaria a partire dal 2020 con la pandemia di Covid 19 e incoraggiata dai finanziamenti di NEXT Generation EU, rappresenta uno dei temi cardine del PON GOV Cronicità e ha portato ad una forte interconnessione dei temi dei tre tavoli di lavoro regionali avviati nell’ambito della Linea 2, trasformandoli in tavoli multi-tematici.
La seconda fase di individuazione e valutazione delle buone pratiche
Tra i principali ambiti di lavoro della linea 3, la seconda fase di individuazione e valutazione delle buone pratiche è stata avviata a partire dalle categorie e dai sistemi di punteggio del QCR Tool ed è stata integrata con le dimensioni innovative definite dal DM77, come:
- l’utilizzo dell’ICT nell’erogazione dei servizi sanitari;
- gli aspetti relativi all’assistenza sociosanitaria e ai servizi di prossimità territoriale (Assistenza Domiciliare Integrata, Casa della comunità, Ospedale di comunità)
- i caratteri di trasferibilità e scalabilità della buona pratica.
Durante l’attuazione della linea, la metodologia è stata perfezionata dal comitato di valutazione, formato da Agenas e gli esperti del Nucleo Tecnico Centrale (NTC) del Ministero della Salute, prendendo a riferimento il metodo di valutazione Horizon Europe.
Buone pratiche - seconda fase di valutazione
Di seguito sono riportate le pratiche valutate nell'ambito della linea 3. Le informazioni saranno costantemente aggiornate, in linea con la piattaforma della cronicità.
Il processo di valutazione
Il processo di valutazione avviene con l’assegnazione, dal singolo valutatore, di un punteggio per ogni dimensione della pratica su un totale di 100. Successivamente la pratica viene valutata collegialmente all’interno del comitato costituito dagli esperti e dalla Direzione di progetto, sulla base dei punteggi assegnati, le pratiche vengono ordinate secondo una graduatoria (vedi figura workflow di valutazione).
A conclusione, del processo di valutazione le pratiche vengono incluse in una delle seguenti tipologie:
-
Best practice: pratiche particolarmente innovative, coerenti con i domini del metodo di valutazione e che contengono gli elementi significativi ai fini della trasferibilità.
-
Buona pratica: pratiche abbastanza innovative e con gran parte degli elementi coerenti con i domini del metodo di valutazione, significativi ai fini della trasferibilità.
-
Pratica: pratiche inquadrabili nei domini di analisi coerenti con il metodo di valutazione, che presentano margini di miglioramento per gli aspetti relativi all’innovazione e alla trasferibilità.
Per maggiori approfondimenti sull’approccio metodologico per la valutazione delle pratiche visita la pagina dedicata.