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Sfide

L'approccio metodologico individuato si articola in tre fasi:

  • Individuare e rilevare esperienze regionali basate sull’ICT nell’ambito dei servizi per la cronicità e valutare le Buone Prassi (BP) per supportarne i processi di implementazione e scalabilità;
  • Attivare il network di collaborazione ed interazione tra gli attori progettuali, per individuare gli strumenti atti a migliorare le perfomances nell’ambito dei servizi per la cronicità;
  • Consolidare gli strumenti di lavoro e le competenze necessarie per una corretta programmazione e pianificazione dei servizi per la cronicità, accompagnando le strutture regionali nella definizione dei rispettivi piani di intervento.

La Linea d’intervento 1 - "Promuovere l’emersione, la raccolta, la conoscenza di buone pratiche"

Realizzata da AGENAS e la Rete dei referenti regionali, dalla durata di un anno, è finalizzata all’approfondimento dei modelli regionali più significativi sul tema della gestione integrata della cronicità con l’utilizzo dell’ICT e all’identificazione di un core di aspetti comuni funzionali alla messa a punto di una prima proposta di cassetta degli strumenti da trasferire nelle diverse Regioni.

La conclusione delle attività previste dalla Linea di intervento n. 1 “Promuovere l’emersione, la raccolta, la conoscenza di buone pratiche” del Progetto, curata da AGENAS, ha portato, attraverso l’attività di recepimento, analisi e valutazione delle esperienze più significative sul tema della cronicità e dell’ICT presentate da tutte le Regioni italiane, alla definizione di una prima “Cassetta degli Attrezzi” utile alla progettazione e all’adozione a livello regionale di modelli innovativi per la gestione della cronicità, in coerenza con il Piano Nazionale Cronicità.

Il Piano Nazionale della Cronicità (PNC) nasce dall’esigenza di armonizzare a livello nazionale le attività nell’ambito delle patologie croniche, proponendo un documento, condiviso con le Regioni, che individui un disegno strategico comune inteso a promuovere interventi basati sulla unitarietà di approccio, centrato sulla persona ed orientato su una migliore organizzazione dei servizi e una piena responsabilizzazione di tutti gli attori dell’assistenza.

Le attività di ricerca promosse dalla linea di intervento 3 sono svolte da tutti gli attori del progetto con gli obiettivi, tra gli altri, di:

  • fare emergere ulteriori buone pratiche, in continuità e a rafforzamento del lavoro svolto nelle linee precedenti (linea 1 e linea 2);
  • definire ulteriori modelli replicabili;
  • rafforzare le competenze delle regioni, anche per implementare piani d’azione e d’investimento strutturaliper la gestione della cronicità.

La digitalizzazione dei servizi sanitari, diventata ancora più prioritaria a partire dal 2020 con la pandemia di Covid 19 e incoraggiata dai finanziamenti di NEXT Generation EU, rappresenta uno dei temi cardine del PON GOV Cronicità e ha portato ad una forte interconnessione dei temi dei tre tavoli di lavoro regionali avviati nell’ambito della Linea 2, trasformandoli in tavoli multi-tematici.

La seconda fase di individuazione e valutazione delle buone pratiche

Tra i principali ambiti di lavoro della linea 3, la seconda fase di individuazione e valutazione delle buone pratiche è stata avviata a partire dalle categorie e dai sistemi di punteggio del QCR Tool ed è stata integrata con le dimensioni innovative definite dal DM77, come:

  • l’utilizzo dell’ICT nell’erogazione dei servizi sanitari;
  • gli aspetti relativi all’assistenza sociosanitaria e ai servizi di prossimità territoriale (Assistenza Domiciliare Integrata, Casa della comunità, Ospedale di comunità)
  • i caratteri di trasferibilità e scalabilità della buona pratica.

Durante l’attuazione della linea, la metodologia è stata perfezionata dal comitato di valutazione, formato da Agenas e gli esperti del Nucleo Tecnico Centrale (NTC) del Ministero della Salute, prendendo a riferimento il metodo di valutazione Horizon Europe.

Buone pratiche - seconda fase di valutazione

Di seguito sono riportate le pratiche valutate nell'ambito della linea 3. Le informazioni saranno costantemente aggiornate, in linea con la piattaforma della cronicità.

 REGIONE  

 PRATICA

Lazio

 Viva gli anziani! 

Lazio

  Curare@casa

Liguria

 Progetto PAI - Piano Assistenziale Individuale per assistiti con cronicità

Marche

 Rete diabetologica marchigiana 

 

Il processo di valutazione

Il processo di valutazione avviene con l’assegnazione, dal singolo valutatore, di un punteggio per ogni dimensione della pratica su un totale di 100. Successivamente la pratica viene valutata collegialmente all’interno del comitato costituito dagli esperti e dalla Direzione di progetto, sulla base dei punteggi assegnati, le pratiche vengono ordinate secondo una graduatoria (vedi figura workflow di valutazione).

 

workflow di valutazione

 

A conclusione, del processo di valutazione le pratiche vengono incluse in una delle seguenti tipologie:

  •  Best practicepratiche particolarmente innovative, coerenti con i domini del metodo di valutazione e che contengono gli elementi significativi ai fini della trasferibilità.

  • Buona pratica: pratiche abbastanza innovative e con gran parte degli elementi coerenti con i domini del metodo di valutazionesignificativi ai fini della trasferibilità.

  • Pratica: pratiche inquadrabili nei domini di analisi coerenti con il metodo di valutazione, che presentano margini di miglioramento per gli aspetti relativi all’innovazione e alla trasferibilità.

Per maggiori approfondimenti sull’approccio metodologico per la valutazione delle pratiche visita la pagina dedicata.

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) è il piano preparato dall'Italia per rilanciare la fase post pandemia di COVID-19 al fine di permettere lo sviluppo verde e digitale del paese. Il PNRR si inserisce all’interno del programma europeo Next Generation EU (NGEU), un fondo per la ripresa europea da 750 miliardi di euro.
Si tratta di un intervento che intende riparare i danni economici e sociali della crisi pandemica, contribuire a risolvere le debolezze strutturali dell’economia italiana, e accompagnare il Paese su un percorso di transizione ecologica e ambientale.

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